Il mio lavoro si fonda sull’approccio psicodinamico e psicoanalitico, una forma di cura che invita a fermarsi, ascoltarsi e ritrovare la propria storia interiore.

È un modo di lavorare che guarda alla persona nella sua interezza: non solo ai sintomi, ma alle emozioni, ai legami, alle memorie profonde che plasmano il nostro modo di stare al mondo.

 

Ogni sintomo — un’ansia che stringe, una tristezza che affatica, un senso di vuoto o di smarrimento — porta con sé un messaggio, il segno di qualcosa che dentro di noi chiede attenzione, comprensione, spazio.

 

La psicoterapia diventa allora un luogo in cui sostare:

un tempo protetto in cui poter dare voce a ciò che spesso resta nascosto,

un incontro che permette di guardare con delicatezza alle proprie ferite e alle proprie risorse.

 

Nel percorso psicodinamico esploriamo insieme:

• i significati emotivi che abitano la sofferenza

• le memorie che hanno modellato il tuo modo di sentire

• le relazioni che ti hanno segnato, sostenuto o ferito

• le parti di te rimaste inascoltate

• i desideri che attendono di essere riconosciuti

 

È un viaggio che non mira solo a far scomparire il sintomo,

ma a rimettere ordine dentro, a dare forma e voce all’esperienza,

a ricostruire un senso più pieno, autentico e libero.

 

La psicoterapia psicodinamica è un cammino dolce e profondo:

accompagna nei momenti di crisi, nelle transizioni di vita,

nelle difficoltà relazionali ed emotive,

e permette di ritrovare la propria direzione, passo dopo passo.